"le cecole"

Si ricavano dalla cottura del grasso del maiale, la parte liquida è lo strutto molto usato nella cucina tradizionale italiana, le parti solide residue sono le cecole che vanno strizzate con un canovaccio per far perdere altro grasso liquido.
Il detto che del maiale non si butta niente è proprio vero, infatti il grasso separato dalla cotenna , si mette a cuocere tagliato a dadini in acqua e alloro o direttamente in pentoloni di rame o di acciaio, la cottura in acqua richiede una cottura più lunga perché oltre all’evaporazione dell’acqua del grasso dovrà evaporare anche l’acqua di cottura ma lo strutto risulta più bianco e non si sente il fritto.
Poi si filtra e le parti residue, che sono  i pezzi di grasso che non si sciolgono e che soffriggono nello strutto e che diventano scure, sono" le cecole"
Da noi si utilizzano per  preparare  delle pizzette profumate e gustose , in altri posti vengono speziate  e poi pressate e si mangiano al naturale.