La trippa a modo mio

trippa vaccina fresca
3 limoni
sale doppio
pomodori pelati
passata di pomodoro
cipolla uno spicchio d’aglio origano sedano e carote
peperoncini piccanti
La trippa sporca comprata dal macellaio di fiducia, deve essere trattata e lavata con cura, ci sono due modi per pulirla, bisogna tenerla un po’ a bagno con acqua ,sale e limone e poi si sciacqua più volte.
Si taglia a pezzi  grandi e  poi bisogna sgrassarla ,togliendo i pezzi di grasso che troviamo sulla parte interna della trippa perché  dà cattivo odore .
Si può continuare a lavare senza asportare una pellicina che troviamo sull’altra superficie della trippa avendo poi una trippa scura, molti la preferiscono, oppure per ottenere una trippa bianca bisogna  lasciarla a bagno in un luogo fresco per diverse ore si può tenere anche  in frigorifero, con sale doppio e limoni premuti, il mattino successivo si procede a spellare la trippa, questa operazione va fatta sotto acqua corrente e dove non si stacca si gratta con un coltello.
Laviamo ancora la trippa e poi la mettiamo a bollire in acqua salata, con cipolla un gambo di sedano e carote.
La trippa dovrà cuocere per almeno tre ore .
Nel frattempo preparerò il sughetto in cui continuerò a cuocere la trippa, la trippa raffreddata si può mangiare anche ad insalata condita con olio e limone.
Trito la cipolla e il sedano e  l’aggiungo all’olio e aggiungo anche l’ aglio e i peperoncini piccanti e faccio soffriggere a fuoco basso,  aggiungo i pomodori che farò soffriggere e poi  la passata di pomodoro l’origano e il sale e farò cuocere una mezz’ora, aggiungo  al sughetto cotto due bicchieri d’acqua e faccio bollire.
La trippa lessata e raffreddata la taglio a pezzetti rettangolari e l’aggiungo al sughetto e la farò cuocere fino a quando il sugo non si restringe ½ ora.
La trippa si vende anche ai banchi del supermercato già bollita.
La trippa è buona anche con un sughetto meno ristretto aglio olio e salsa di pomodoro una costa di sedano si fa insaporire e si aggiunge la trippa si fa cuocere e si aggiungono i fagioli e si fa stufare il tutto a fiamma bassa.....
Questa ricetta l’ho inserita nelle ricette dei giorni speciali  perché preparare la trippa significava avere degli amici o parenti a cena,  passare una lieta serata in compagnia di un buon bicchiere di vino.